Markus Stockhausen e Alessandra Garosi in concerto per Karl Stengel
Il trombettista tedesco Markus Stockhausen e la pianista Alessandra Garosi si esibiranno in un concerto dedicato al maestro Karl Stengel presso la sede della Collezione Stengel, tra le sale affrescate di Palazzo Rosselli del Turco di via dei Serragli a Firenze. Il concerto si svolgerà martedì 19 marzo 2019 dalle ore 20.30 alle ore 22.00. Verranno eseguite musiche improvvisate, ispirate alle opere esposte, con un percorso che coinvolgerà tre sale della Collezione Stengel. Per l’occasione verranno esposte anche alcune opere di Karl ispirate alle musiche dello Zodiaco di Damiano Santini. Le stesse opere saranno poi prestate per due concerti di Alessandra Garosi dedicati a Karl Stengel, il primo alla Crawford Art Gallery di Cork in Irlanda a marzo e a seguire al Museo del Novecento di Milano a giugno.
Markus Stockhausen, nato a Colonia e figlio del noto compositore Karlheinz Stockhausen, ha iniziato a suonare il piano all’età di sei anni. Nel 1975 inizia a studiare pianoforte e tromba presso la scuola di musica di Colonia e un anno prima dei suoi esami finali vince il premio Deutscher Musikwettbewerb. Da allora si è esibito regolarmente come solista in molte occasioni prestigiose. Ricordiamo il concerto per tromba “Jet Stream” composto per lui da Peter Eötvös nel 2002 ed eseguito per la prima volta con la BBC Symphony Orchestra a Londra. È anche ospite abituale di rinomati festival musicali internazionali.
“La musica intuitiva rappresenta per me la via più stimolante ed altresì quella più gratificante del ‘fare musica’ perché tutto viene deciso sul momento, ‘sul luogo’. È qualcosa che va oltre l’improvvisazione, quest’ultima solitamente svolta in un certo stile predeterminato, su una canzone, un ritmo prescelto, un modello armonico, ecc. La musica intuitiva non ha per me confini stilistici, dovrebbe essere idealmente “fresca”, musica di “questo esatto momento”. Tutto viene deciso proprio ora, sul momento. Essa richiede tutte le vostre abilità musicali, la tecnica e le qualità musicali, la vostra fantasia e spirito creativo. Nel ruolo di esecutori, avete bisogno di una mente molto aperta e distesa e perfino di un orecchio ancora più attento del solito, pronto a captare qualcosa che va oltre i vostri limiti. Talvolta suonerete cose che risulteranno essere del tutto nuove perfino per voi stessi. Specialmente in un ensemble di esecutori, si materializza una musica nuova che altrimenti, in altro modo, non avrebbe mai potuto essere composta né immaginata.”
Markus Stockhausen
Alessandra Garosi, nata a Siena, si diploma in pianoforte nel 1984 a Firenze con i Maestri Paolo Rio Nardi e Gregoria Gobbi. Viaggia poi in Australia dove continua gli studi pianistici con Sonya Hanke a Sydney. Al ritorno in Europa affina la sua preparazione studiando sia in Italia che in Irlanda e in Svizzera. Nel 1987 frequenta l’Università di Indiana a Bloomington negli U.S.A. dove studia varie discipline fra cui teatro, composizione e studi musicali. Ha collaborato con grandi Maestri di musica classica come Pier Narciso Masi e Harvey Sachs, incontrato e collaborato con personaggi illustri del Jazz contemporaneo quali Stefano Bollani, Stefano Zenni, Enrico Rava e Giorgio Gaslini. Attiva nell’ambito della musica contemporanea, suona nei quattro continenti dal 1985, ospite nei maggiori Festival e Teatri. Ha inciso per diverse etichette internazionali e al momento appare in più di trenta lavori discografici. Nonostante la sua formazione classica, si è da sempre interessata alla musica popolare sarda, macedone, alle tradizioni musicali indiane, australiane aborigene e asiatiche. È attiva come solista, come docente di Musica da Camera con cattedra a ruolo presso il Conservatorio di Piacenza, oltre a intervenire spesso in progetti didattici di istituti italiani ed esteri nel contesto di Masterclass rivolti soprattutto alla Musica Contemporanea e alla Musica di Insieme.
Karl Stengel, nato nel 1925 in Ungheria, sulle rive del Danubio, avverte sin dall’infanzia l’impulso di “dover” disegnare. Nei disegni di Karl Stengel, così come nei suoi dipinti affiorano prepotentemente, sia in forma figurativa che astratta, le passioni e le sofferenze umane. Sentimenti che sono testimonianza di esperienze vissute in prima persona da Stengel, come gli anni della prigionia in Russia durante la guerra e poi l’arrivo dei carri armati sovietici in Ungheria nel 1956. Anche la letteratura e la musica hanno sempre ispirato il suo lavoro. Karl dipingeva sempre ascoltando musica nel suo studio, tanto da fargli dedicare alcune opere a un compositore o esecutore. Il parallelo tra il compositore e l’artista era così naturale per Karl che ha usato proprio questo paragone per parlare del rapporto tra l’artista e l’osservatore delle sue opere:
“Ti è forse mai capitato di sentir chiedere a un musicista che cosa volesse dire un suo lavoro? Soltanto un pittore deve rispondere a questa domanda, perché la gente è abituata da millenni a vedere su un quadro qualcosa riconoscibile, comprensibile. Il pubblico semplicemente fino ad ora non ha afferrato lo sviluppo della pittura moderna – ci vorranno ancora generazioni prima che smetta di fare quella domanda.”
Karl si è spento, nella sua amata campagna toscana, il 25 giugno 2017.
Martedì 19 marzo 2019 ore 20.30 – 22.00
Collezione Stengel, Palazzo Rosselli del Turco in Via dei Serragli, 17
Ingresso libero – Prenotazione obbligatoria per numero limitato di posti
Contatti: info @ studioabba . com 055 0516161 – 340 5779080